martedì 19 febbraio 2013

LINGUA CULTURA LIBERTA'


La notizia che, dal 2014, “la lingua ufficiale” del Politecnico di Milano per le Lauree Magistrali e i Corsi di Dottorato sarà l’inglese, con l’esclusione dell’italiano, è ormai divenuta di domino pubblico ed è oggetto di dibattito sui mezzi di informazione e in numerosi convegni. 
Che la conoscenza – una vera, reale conoscenza – della lingua inglese sia oggi indispensabile per dedicarsi a molti tipi di studio, e a quasi ogni lavoro, è un dato di fatto. Ciò non implica però la necessità e l’opportunità di tenere le lezioni e i seminari - a parte i casi particolari di convegni e dibattiti con studiosi stranieri - in inglese anziché in italiano. 

Il Convegno, promosso da un un consistente gruppo di docenti dell’Ateneo milanese, si propone come momento di riflessione sul ruolo della lingua come elemento fondamentale della cultura e dell’identità di un popolo. Abolendo l’italiano da un singolo Ateneo, infatti, si compromette pericolosamente la formazione della futura classe dirigente del nostro Paese – appiattendo l’offerta formativa, inevitabilmente impoverita dal ricorso a un lessico spesso non adeguatamente padroneggiato –, a vantaggio di una malintesa internazionalizzazione, che passa per la rinuncia alla propria lingua e alla propria identità culturale.
E si finisce per approfondire il divario tra una minoranza anglofona e la stragrande maggioranza della popolazione, alla quale sarà negata, sulla base di un requisito linguistico, anche la possibilità di accedere ai più alti gradi istruzione.
Il convegno si chiuderà verso le ore 18.00 con l'intervento straordinario di Dario FO 
in "Mistero buffo: il grammelot inglese".  

Oltre all'adesione del Presidente della Repubblica, il convegno ha ricevuto il patrocinio di:
Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, Accademia della Crusca, Accademia dei Lincei, Società Dante Alighieri, Treccani Istituto della Enciclopedia Italiana, Istituto Italiano di Studi Filosofici, Associazione Italiana per la Terminologia.

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